Dove comprare

Dove comprare l'olio?

Innanzitutto in azienda o in frantoio. Perché non fare una piccola scorta in frantoio di “olio nuovo”? Anche se non abbiamo una cantina e tanto spazio, un posto più fresco e buio certamente esiste nella nostra casa. In un ripostiglio, un angolo di uno stipetto, un armadio, una cassapanca, una vecchia credenza. Per ospitare anche un solo un cartone con 6 bottiglie di olio buono. Poi ai punti vendita qualificati. Poi al supermercato o al negozio di generi alimentari sotto casa (per chi ce l’ha). La “nostra vita di oggi” spesso ci costringe ad approvvigionarci il sabato per tutta la settimana, facendo i conti con le code, i carrelli, le etichette, i prezzi, la stanchezza, i bambini. Come scelgo l’olio? La marca? Il prezzo? L’origine geografica? La bottiglia? Le informazioni in etichetta? Tutto questo, ma soprattutto l’assaggio, che consente di verificare la scelta. Anche al supermercato, infatti, possiamo acquistare un buon olio. Un olio certamente italiano e di ottima qualità. E’ da sfatare il luogo comune che l’olio delle grandi marche non sia buono e, anzi, non sia extravergine. Al contrario. L’olio del grande supermercato, a volte anche più di quello del piccolo negozio di alimentari, ha buone probabilità di essere buono. Se imparassimo a sceglierlo e ad assaggiarlo potremmo rendercene conto facilmente. Perché non cercare un olio a Denominazione di Origine Protetta (DOP), un olio prodotto a partire da olive coltivate in regime di agricoltura biologica o un buon extravergine di marca? Basterebbe fermarsi un attimo a osservare lo scaffale anche in alto ed in basso e non fermarsi solo all’altezza del nostro viso o delle nostre spalle: spesso gli oli migliori, che si vendono meno e costano un poco in più, sono sistemati proprio lì, a qualche centimetro da noi. Mai visti? Provare. Il problema è che spesso non siamo disposti a spendere in relazione al valore dell’olio perché, anche per noi, l’olio è l’olio, un lubrificante per ungere i nostri alimenti. Siamo i primi ad ignorare o a non saper riconoscere le sue proprietà e le sue caratteristiche di qualità.